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SULMONA. Vanno avanti le trattative per ricomporre la giunta comunale, dopo le dimissioni dell’ormai ex assessore alla cultura e al turismo, Andrea Ramunno. Il sindaco, Gianfranco Di Piero, che sta completando le consultazioni con le forze politiche in campo, incassa il primo sì. Si tratta di Carlo Alicandri Ciufelli, 74enne, docente in pensione ed ex primario dell’ospedale di Teramo, che ha dato la sua disponibilità al primo cittadino per occupare lo scranno dell’esecutivo comunale, come riporta oggi in edicola il quotidiano Il Centro. Una figura di spicco nel panorama culturale cittadino che balza in testa alla classifica dei papabili. Al momento il nome di Ciufelli deve essere condiviso con il resto della maggioranza consiliare. “Mi sono confrontato non solo con lui ma anche con altre persone che ritengo possano dare un contributo alla vita politica e culturale della città. Ci stiamo ragionando e manteniamo i tempi stabiliti”- afferma il sindaco Di Piero, ribadendo che il nuovo assessore arriverà prima di ferragosto, visti i grandi eventi in programma nel cartellone estivo: dalla notte bianca del 24 agosto, al festival del Muntagninjazz appena cominciato fino ai campionati di atletica e pattinaggio di settembre e al concerto di Venditti, in programma il 20 settembre, che chiuderà le manifestazioni estive. Nei giorni scorsi, sul tavolo delle trattative, erano arrivate anche altre indicazioni. In particolare erano circolati i nomi della consigliera comunale, Antonella La Gatta, che per entrare in giunta dovrebbe ripensare allo scranno in Provincia e dell’ex assessore della giunta Casini, Piero Fasciani. Ipotesi, quest’ultima, che si è indebolita negli ultimi giorni dopo l’avvertimento del consigliere comunale pentastellato, Angelo D’Aloisio, che ha messo in discussione perfino l’appoggio a Di Piero, in caso di nomina di “soggetti politici che non sono vicini in maniera organica alla maggioranza consiliare”. Il sindaco, dopo le dimissioni di Ramunno, aveva chiesto al movimento di Italia Viva di proporre un candidato, per mantenere inalterati gli equilibri di giunta.

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