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L’AQUILA. La procura della repubblica dell’Aquila ha chiesto il rinvio a giudizio per la funzionaria, Michela D’Amico, ex assessore del comune di Castel di Sangro e altri cinque indagati nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti pilotati Asl. D’Amico era finita nella lente della magistratura per il bando sull’approvvigionamento di neurostimolatori, chiesti dal dirigente UOSD di Chirurgia Vascolare dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Il bando contestato prevedeva solo un accordo quadro e che, in ogni caso, non si sarebbe pervenuti ad aggiudicazione in caso di presentazione di un’unica offerta. I fatti contestati risalgono al 2022 quando, secondo l’accusa, D’Amico avrebbe favorito una società. Accusa che il Riesame dell’Aquila aveva allentato, annullando la sospensione dal lavoro. Le accuse sono di Turbativa d’asta e falso

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