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SULMONA – Slitta a settembre l’udienza sui presunti lavori sbagliati al De Nino-Morandi di Sulmona dopo l’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica dell’Aquila. I sette imputati, tutti accusati a vario titolo di truffa e falso ai danni dello stato, dovevano presentarsi al Tribunale lo scorso 14 marzo dopo il rinvio a giudizio disposto dal Gip del Tribunale dell’Aquila Guendalina Buccella a dicembre 2015. Tutto viene ora rimandato al prossimo autunno. L’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, e che riguarda anche altri lavori dell’operazione “Scuola in sicurezza”, era partita dalle proteste dell’imprenditore Massimo Tomeo per il mancato pagamento di alcuni lavori fatti e commissionati dalla Provincia. La Procura dell’Aquila contesta illegittimità nelle procedure di affidamento degli appalti e lavori difformi o comunque realizzati solo in parte rispetto a quanto previsto nei progetti e soprattutto rispetto a quanto pagato nello stato di avanzamento lavori. Da qui il 17 ottobre 2014 le Fiamme Gialle posero i sigilli su una parte del fabbricato. Un provvedimento che comportò anche la chiusura dell’altro lotto occupato dagli studenti, trasferiti nell’Iti di Pratola Peligna. A distanza di due anni e mezzo la scuola è ancora chiusa e il cantiere resta sotto sequestro.

Andrea D’Aurelio

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