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SULMONA. Cinque anni e quattro mesi di reclusione, risarcimento da liquidare in sede civile e interdizione perpetua dai pubblici uffici. È la condanna inflitta dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ad E.S., 48enne, finito sul banco degli imputati con la pesante accusa di violenza sessuale. I fatti risalgono al 20 settembre 2020 quando, secondo procura e polizia che avevano effettuato le indagini, l’uomo aveva abusato di una 15enne che aveva incontrato occasionalmente quella sera nell’abitazione della sorella. La giovanissima era sotto effetto dell’alcol e secondo l’accusa il 48enne l’avrebbe indotta a compiere e subire atti sessuali. Con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una minore di anni diciotto. Era stata la ragazza a raccontare tutto prima ai familiari e poi alla polizia, presentandosi poi in ospedale per gli accertamenti sanitari. La procura aveva chiesto e ottenuto un incidente probatorio, per cristallizzare la versione della vittima. L’allora 15enne aveva spiegato di essere rimasta inibita e immobilizzata durante il rapporto. Trascorsa la notte, i due si sarebbero salutati fino a quando la ragazza aveva deciso di sfogarsi con i familiari. Il giudice aveva nominato anche un perito per pronunciarsi sulla vicenda. Il 48enne, dal canto suo, ha sempre negato tutte le accuse, fino a questa mattina quando è stato ascoltato dal gup, sostenendo di aver passato solo dieci minuti in compagnia della ragazza e che l’atto sessuale non era stato né violento né forzato. Una tesi che non è servita per convincere la De Marco che, dopo una lunga camera di consiglio, ha condannato l’imputato. La giovanissima, ora 19enne, è stata assistita dall’avvocato, Uberto Di Pillo mentre l’imputato è stato difeso dall’avvocato, Stefano Michelangelo

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