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SULMONA. Don Daniel Arturo Cardenas, il sacerdote che lo scorso 10 marzo era risultato positivo alla cocaina, dopo essersi schiantato con l’auto sulla statale 17, tra Sulmona e Pratola Peligna, potrà presto tornare a celebrare la messa e i riti religiosi. Lo annuncia il suo avvocato, Gerardo Marrocco, di Santa Maria Capua Vetere. Il sacerdote, a cui la polizia aveva ritirato la patente di guida perché guidava in stato di alterazione, con la cocaina a mille, era stato sospeso dal vescovo diocesano, mons. Michele Fusco, che lo aveva allontanato anche da Rivisondoli, dove era parroco, viste le dure reazioni che la vicenda aveva suscitato tra i parrocchiani e la comunità. Lo stesso sindaco del paese altosangrino, Giancarlo Iarussi, aveva chiesto al vescovo di allontanare don Daniel. I termini della sospensione sono ora scaduti, trascorsi sei mesi dall’episodio. Ma il sacerdote non rientrerà in diocesi. “Visto il clamore che ha suscitato la vicenda, resterò a Roseto degli Abruzzi, dove ho trascorso questi mesi e dopo ho trovato ora l’equilibrio”- ha fatto sapere don Daniel, tramite il suo avvocato Marrocco, sul quotidiano Il Centro, oggi in edicola. L’indagine della procura della repubblica di Sulmona non è stata ancora chiusa. Dopo aver perso il controllo dell’auto, finendo sul guardaril della statale 17, don Daniel era stato soccorso dai passanti fino all’arrivo dell’ambulanza del 118, che lo aveva trasferito nell’ospedale di Sulmona. Qui era stato medicato e sottoposto agli esami tossicologici che avevano dato esito positivo. A carico del prete, come atto dovuto, era scattata la denuncia e il ritiro della patente. Tuttavia don Daniel, sempre tramite il suo avvocato, si era difeso, sostenendo di non aver mai assunto volontariamente la sostanza stupefacente, ma di averla ingerita per errore.

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