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SULMONA. Primo giorno di scuola ma non per tutti. Suona la campanella per l’edilizia scolastica cittadina chiamata, come ogni anno, alla resa dei conti. L’elenco dei “ripetenti”, ovvero delle scuole che restano chiuse, rimane lungo. La campanella non suona per gli studenti del Liceo Classico che potranno rientrare tra i banchi della storica sede per le festività natalizie. Se tutto filerà liscio. “Si sta procedendo in maniera veloce e spedita”- afferma Di Piero- “a fine agosto mi sono recato personalmente sul cantiere per controllare la situazione. La ditta sta lavorando sulla facciata della scuola e sta sistemando il cortile interno. La riapertura per dicembre è per noi una priorità assoluta”. Un regalo di Natale per la città che ha riacceso le speranze dei liceali e della dirigente scolastica, Caterina Fantauzzi. “Gli studenti del Classico meritano di rientrare nella sede storica. Aspettiamo con ansia questo momento”- ha aggiunto la preside che avrà il compito di organizzare il trasloco, dopo la riconsegna del cantiere. La ditta appaltatrice dei lavori, la Salvatore e Di Meo, fa sapere che la scadenza è fissata per dicembre ma in questi giorni si sta accelerando per anticipare i tempi. “Se il Comune riuscirà ad attivarsi con le opere complementari, sicuramente questa volta sarà centrato l’obiettivo”- sottolineano dalla ditta. Meglio non va per i ragionieri e geometri che, il prossimo 17 ottobre, taglieranno il traguardo negativo del decennale della chiusura. Più vicini alla sede storico da due anni ma lontani dal rientro dal momento che, a differenza del Classico, i lavori non sono ancora partiti nella sede storica di via D’Andrea per alcune anomalie rilevate sul progetto. Le scuole superiori sono in buona compagnia. Ignoto oggi è il destino della scuola primaria Lola Di Stefano, della primaria Masciangioli che non è più scuola perchè al piano terra ospiterà gli uffici comunali, della Celidonio in attesa dei lavori del centro per l’impiego e del nuovo polo scolastico, per il quale i sondaggi sono stati avviati nei mesi scorsi. Che dire poi degli alunni della primaria Radice. Per la sede di via Togliatti permane un contenzioso con la ditta che il Comune deve ancora risolvere. Anno dopo anno, ripetenti e senza tetto.

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