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SULMONA – “Il sindaco di Introdacqua Terenzio Di Censo come del resto il suo predecessore Giuseppe Giammarco ritengono di non aver violato alcuna norma di legge e di aver operato applicando la normativa”. A parlare è Luca Tirabassi, difensore di Di Censo e Giammarco, finiti sotto inchiesta per abuso d’ufficio nell’ambito della vicenda riguardante il crollo del tetto del Palazzetto dello Sport. La Procura della Repubblica di Sulmona ha riaperto l’inchiesta dopo l’intervento del tg satirico “Striscia la Notizia” e qualche giorno fa ha emesso nove avvisi di garanzia, sette destinati a imprenditori e progettisti indagati per il crollo e due per il sindaco di Introdacqua e l’ex. Per loro il capo d’imputazione è di abuso d’ufficio dal momento che, secondo la Procura, Di Censo e Giammarco non avrebbero convocato il Consiglio Comunale chiesto dalla minoranza. “Per quanto riguarda l’attuale sindaco dobbiamo dire che la notizia l’ha appresa solo dalla stampa, non avendo ricevuto al momento nessuna informazione di garanzia e questo ha destato amarezza”- esordisce l’avvocato Tirabassi. “Le accuse di per sé le riteniamo ingiuste e riteniamo che non abbiano fondamento sotto il profilo giuridico”- prosegue il legale- specificando che “sono state adottate tutte le iniziative a tutela del Comune. Fu proprio l’ex sindaco Giuseppe Giammarco a presentare una dettagliata denuncia che poi la Procura archiviò ritenendo che quanto in essa contenuto con costituiva reato”. “Siamo sereni e riteniamo di poter dimostrare la totale infondatezza dell’accusa”- ha concluso il legale- annunciano che l’attuale sindaco Di Censo, sull’altro filone dell’inchiesta mirato ad accertare le responsabilità del crollo del tetto della struttura, “metterà in campo tutte le iniziativa in sede penale per costituirsi parte civile”.

Andrea D’Aurelio

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