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SULMONA. Un passaggio pedonale sarà realizzato anche al centro dell’attuale piazzale recintato, dove sorgeranno una fermata-terminal bus turistici con pensilina intelligente, un’area wifi, un info point, bagni pubblici e, dove si trovano attualmente le mura, parcheggi per auto. L’ex caserma Cesare Battisti cambia volto. Dopo la convenzione siglata l’altro giorno tra il sindaco, Gianfranco Di Piero e la presidenza del consiglio dei ministri, lo studio di fattibilità elaborato nel 2021 dall’architetto, Luigi La Civita, comincia a prendere forma. Lo studio approvato parte dal presupposto che l’area sud della città è sprovvista di aree verdi attrezzate e di aree a parcheggio pubblico, nonostante la concentrazione di servizi come scuole, Archivio di Stato, ufficio del giudice di pace, negozi di vicinato, supermercati di media superficie, chiese. La riqualificazione della zona, spiegano dal Comune, oltre che dal punto di vista infrastrutturale, “avrà vantaggi dal punto di vista sociale, attuando una compensazione del disagio storico, derivato dalla presenza delle mura di cinta dello stesso presidio militare, per gli immobili residenziali, presenti nelle immediate vicinanze del presidio stesso”. Nell’area dell’ex caserma saranno potenziate le aree verdi, sarà realizzato un parco giochi per i più piccoli, sarà migliorata la viabilità tra via Diaz e via Montegrappa con percorsi pedonali, per collegare l’area di porta Napoli con il centro storico. Il progetto consentirà di snellire anche la pressione delle auto in centro. Sarà infatti realizzato un parcheggio pubblico, all’interno della caserma, che potrà contenere fino a 50 automobili. La scorsa estate, dopo la chiusura del silos di Santa Chiara, il Comune aveva inizialmente pensato proprio all’ex caserma come soluzione alternativa, poi sfumata a causa degli interventi ancora da realizzare per adeguarla sul piano strutturale. All’interno della Battisti nascerà anche un terminal bus, pensato pure come punto di informazione turistica, che potrà ospitare fino a dieci mezzi. Prevista anche la realizzazione di nuovi servizi igienici pubblici. Inoltre gli altri spazi pubblici saranno destinati alla formazione e alla cultura. Soprattutto, nella zona della palazzina, un tempo destinata all’alloggio delle reclute, saranno creati spazi da adibire al centro di formazione per la protezione civile. Attualmente, una parte dell’ex caserma, è già occupata dalla protezione civile Ana come deposito dei mezzi. Saranno infine riqualificati i giardini pubblici storici di viale Mazzini per migliorare il verde pubblico. Il progetto esecutivo, secondo la tabella di marcia, sarà approvato dalla Giunta entro sei mesi per poi procedere all’appalto dei lavori. Tempi che, verosimilmente, dovranno essere accorciati. Le opere dovranno essere appaltate entro fine anno. Da rispettare, infatti, c’è la scadenza del dicembre 2025 per l’esecuzione dei lavori, dato che il finanziamento è stato riassorbito dal Pnrr. Sul piatto ci sono un milione e mezzo di euro. “Saremo attenti nel seguire da vicino tutte le fasi del progetto per portare a termine un risultato importante e molto atteso dalla città”- ha dichiarato il sindaco, Gianfranco Di Piero.
Resterà nella memoria solo di chi ne ha conosciuto le gesta, soprattutto durante il secondo conflitto mondiale, la bandiera di guerra del57esimo Battaglione Abruzzi. L’ordine di Fantiera si era insediato nel 1991. La caserma era stata condannata alla riorganizzazione dei presidi militari minori, avviata nel 2008. Poi la chiusura nel 2013.

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