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SULMONA. Ancora controlli a tappeto nel carcere di massima sicurezza di Sulmona dove, nell’arco dell’ultima settimana, sono stati scoperti, dagli agenti di polizia penitenziaria, altri due telefoni dietro le sbarre. I device sono stati trovati nelle mani di due detenuti, colti in flagranza nel corso della perquisizione. La vicenda è stata immediatamente segnalata alla procura della repubblica di Sulmona che ha aperto un fascicolo. Il fenomeno dilagante ha spinto i vertici della struttura penitenziaria a disporre controlli periodici, per fermare lo “spaccio” di telefoni in cella. Solo da gennaio ad oggi sono quaranta i dispositivi trovati e sequestrati, sei di quali in un sacco lasciato nel piazzale della struttura assieme a 200 grammi di hashish. Lo scorso aprile i carabinieri avevano fermato due napoletani, intenti a recapitare i device tramite droni. L’allerta resta alta in carcere dove i sindacati continuano a chiedere di allontare i detenuti problematici. Uno di questi ieri, ha minacciato e insultato un agente, perché non gli erano stati serviti i cornetti alla crema, proibiti dal regolamento. Cornetti che, poi, gli sono stati comunque dati. L’urgenza di allontare i detenuti riottosi era stata segnalata nei giorni scorsi dal sindacalista, Mauro Nardella. “Lo stesso Dipartimento sembrerebbe adottare due pesi e due misure non trasferendo quelli che a Sulmona si sono macchiati di infrazioni gravi e addirittura reiterate nel tempo”- conclude Nardella

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