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SULMONA. Autorizzare una delegazione di genitori alla verifica della qualità del cibo cucinato dall’impresa campana. E’ la richiesta che arriva da un gruppo di famiglie, per il tramite del blog “Casa di Vetro” di Marco Alberico, alla vigilia dell’avvio del servizio mensa nelle scuole cittadine. Il Comune ha fissato la data del 4 ottobre per accendere i fornelli ma al momento mancano contratto e centro di cottura. “Ritardi a parte, se e quando inizierà il servizio di refezione scolastica, dovrà essere garantita, da parte della ditta appaltatrice, la qualità del cibo”- scrive Alberico, lanciano la proposta, precisando che “il fine non è dubitare aprioristicamente del servizio offerto dalla ditta appaltatrice, ma porre la lente di ingrandimento su un settore influenzato dalle logiche del mercato. Le imprese devono fare i conti con il budget messo a disposizione dal Comune e nello stesso tempo dovrebbero predisporre piatti nutrienti. Un mix non facile da combinare”. Ri.Ca srl si è aggiudicata la gara d’appalto, offrendo per il periodo quadriennale dell’affidamento il prezzo di un milione e ottocentosessantamila euro, oltre all’iva 4%, per il corrispettivo totale di 1.935.348,40 euro. In pratica 360.000 pasti per quattro anni al prezzo di 5,16 euro ciascuno. Sulla mancata attuazione non si escludono ricorsi da parte della ditta Ep che ha presentato nei giorni scorsi una lettera-diffida al Comune

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