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SULMONA. La medaglia sul petto se la sono cuciti tutti addosso, anche quanti sono rimasti solo a guardare. Eppure il punto nascita dell’ospedale di Sulmona, dopo le battaglie che hanno portato alla definitiva salvaguardia, continua a lottare con la carenza di personale. Nel reparto, da qualche settimana, sono rimasti in servizio solo tre medici. Che divisi per i turni h24, sono meno della metà di quelli necessari. Le due ginecologhe ripescate dopo la pensione sono andate via, altre due sono in maternità e una è in 104 (quindi senza possibilità di fare le notti). Il risultato è che i tre ginecologhi rimasti in servizio sono costretti a turni massacranti. Per questo la Asl si è mossa e ha pubblicato due avvisi: uno volto a reclutare due medici specialisti a tempo determinato e un altro per assumere due medici specializzandi a tempo determinati. Rinforzi a scadenza insomma ma necessari per tamponare la situazione che comincia a creare affanno. Alla problematica della carenza di medici, si aggiunge quella sul nuovo assetto dell’ospedale per i lavori dell’ala Bolino. Nel punto nascita è sparita la stanza per i corsi pre parto. Altri locali, nonostante le proteste delle donne in dolce attesa, non sono stati ancora individuati

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