SULMONA. Il collegio del Tribunale di Sulmona ha disposto una perizia per la maxi inchiesta denominata “La Fenice”, riguardante il traffico di droga e la tentata estorsione in Valle Peligna. I giudici hanno accolto l’istanza dell’avvocato, Guido Colaiacovo e hanno conferito l’incarico ad un perito che dovrà esaminare le intercettazioni per i prossimi 120 giorni. La sentenza per i 14 imputati alla sbarra slitta al 26 marzo 2025. L’operazione “La Fenice” risale al 2017. Agli imputati vengono contestati a vario titolo i reati di traffico illecito di ingenti quantità di sostanze stupefacenti in concorso e tentata estorsione per due di loro, commessi principalmente in Valle Peligna, particolarmente a Sulmona, Raiano e Pratola. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati un chilo e 200 grammi di marijuana, 74 mila euro in contanti, un disturbatore di frequenze e un “pugno di ferro” utilizzato probabilmente per le tentate estorsioni.