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SULMONA. Erano stati sacrificati nell’ambito della mini rivoluzione per i lavori ancora da avviare nell’ala Bolino. Alla fine la Asl 1, dopo le proteste delle donne in dolce attesa, ha trovato il cosiddetto “piano b” per i corsi pre parto e l’ambulatorio del pavimento pelvico del punto nascita. I locali per svolgere i corsi pre parto sono stati ricavati nel vecchio reparto di pediatria, in una stanza che sarebbe servita come saletta di attesa, mentre l’ambulatorio è stato allestito all’interno della medicina nucleare. “Si tratta di sistemazioni temporanee che, in ogni caso, ci consentono di dare continuità al servizio e procedere con i lavori”- fanno sapere dalla Asl che, per due mesi di fila, aveva lasciato le pazienti del reparto di ostetricia e ginecologia senza garanzie per i due servizi. Il punto nascita, oltre alle problematiche logistiche, ha dovuto lottare anche con la carenza di medici. Tre e mezzo ne sono rimasti dallo scorso 30 settembre. Dall’azienda sanitaria hanno pubblicato due avvisi per reclutare due medici specialisti e altri due specializzandi

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