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SULMONA. Dalla morte di Luciana Pantaleo, la parrucchiera di 64 anni, deceduta a seguito di una grave infezione scatenata dalla legionella, sono passati due anni esatti. Il caso finisce ora sul tavolo del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona. Dopo la richiesta dei familiari di disporre nuove indagini, il gip Marta Sarnelli, ha fissato l’udienza per il prossimo 23 gennaio. Il giudice dovrà decidere se accogliere la richiesta di archiviazione presentata dal sostituto procuratore, Stefano Iafolla o andare avanti con le indagini. Per la morte della Pantaleo, sono finiti sotto inchiesta il Presidente dell’Ater e il tecnico della ditta che aveva sostituito la caldaia. L’inchiesta era scaturita dalla denuncia presentata dai familiari della 64 enne che avevano chiesto alla procura di fare chiarezza sulla vicenda e stabilire la sussistenza di eventuali imperizie sulle procedure adottate nella fase di installazione della caldaia. Secondo i parenti della donna, la legionella era stata contratta in casa visto che, in quel periodo, si era registrata una situazione analoga su un’altra inquilina della stessa palazzina condominiale. Il nesso comune tra le due abitazioni sarebbe proprio la sostituzione dell’impianto avvenuta a settembre del 2022, un mese prima del manifestarsi delle infezioni. Per il pm “nessuna responsabilità può essere addebitata agli indagati che non poteva esercitare alcun controllo sulla temperatura”. I familiari della parrucchiera, tramite l’avvocato, Mariella Iommi, si sono opposti all’archiviazione. Al giudice l’ultima parola per me

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