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Il campanile della Chiesa dell’Annunziata ricorda le vittime del terremoto nel 1706. Il 3 novembre 1706, 318 anni fa, un terremoto di magnitudo 6.8 (“Terremoto della Majella o di Sulmona”) con epicentro a Campo di Giove distruggeva quasi tutti i paesi della Valle Peligna e deturpava buona parte dell’Abruzzo, a soli tre anni da un altro evento sismico devastante, il terremoto dell’Aquila del 1703. Durò, come ricorda lo storico Antonio De Nino, “il tempo di un Padre Nostro”: Campo di Giove, Cansano, Prezza, Raiano, Vittorito, Corfinio, Roccacasale, Pettorano sul Gizio, Pratola Peligna, Popoli. Circa 2400 furono i morti e  Sulmona, all’epoca considerata la “Siena d’Abruzzo”, perse 3/4 dei suoi edifici di pregio, praticamente tutti quelli medievali. Oggi il campanile, con i suoi mesti rintocchi, ha ricordato il tragico eventi

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