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SULMONA. Nessuna responsabilità da parte degli indagati per il tragico incidente. Il super perito sfila in aula e “scagiona” i quattro imputati, finiti alla sbarra per l’omicidio colposo del boscaiolo di 26 anni, Nino Mastropietro, vittima di un terribile infortunio avvenuto sul territorio comunale di Ateleta, il 24 luglio 2018. La perizia “regina” era stata disposta dal gup, Alessandra De Marco, che aveva deciso di approfondire alcuni aspetti della delicata vicenda, nonostante la richiesta di assoluzione avanzata dal pubblico ministero. Ora il giudice, nella prossima udienza, si pronuncerà al riguardo. Una brutta storia che risale a sei anni fa. Il giovane morì sul colpo, schiacciato dall’albero che il padre ed il fratello avevano tagliato qualche istante prima. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Castel Di Sangro, che si occuparono delle indagini per conto della Procura, il giovane boscaiolo, impegnato a lavorare per conto dell’azienda di famiglia che aveva preso in subappalto gli interventi di disboscamento, non aveva fatto in tempo a spostarsi ed era stato colpito al capo dal pesantissimo tronco. A constatare il decesso furono i medici del 118 arrivati sul posto con un’eliambulanza partita dall’ospedale di Pescara. Sul banco degli imputati sono finite quattro persone, rispettivamente titolare e dipendente della ditta appaltatrice e due dottori forestali.

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