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SULMONA. “Non è vero che il bimbo è rimasto senza pasto. Sta passando un messaggio distorto”. Lo afferma Alessandra Di Mascio, preside dell’istituto Radice-Ovidio e Serafini- Di Stefano, che interviene sulla vicenda del bimbo di quattro anni, alunno della scuola materna Di Nello, che ha rischiato ieri di rimanere senza pasto. “Non è stato un problema di morosità. Abbiamo sempre gestito questi casi, anche i più delicati, senza penalizzare gli alunni”- rimarca la preside spiegando che, nel caso di specie, “si è trattato verosimilmente di un disguido legato alla prenotazione. La ditta prepara esclusivamente i pasti prenotati sulla piattaforma. Mancando il secondo, le maestre si sono subito prodigate per raddoppiare la porzione del primo piatto. Inoltre il minore è uscito da scuola con il pane della mensa. Quello che è stato raccontato dal genitore è il contrario del vero”- si sfoga la dirigente scolastica. Una vicenda che ha sollevato reazioni anche a Palazzo San Francesco. “Escludo in maniera categorica che il minore sia stato lasciato senza cibo. Se è mancato il secondo si può sicuramente parlare di disguido. Mai è stato negato il cibo per morosità anche quando i debiti accumulati erano più consistenti”- chiarisce il sindaco, Gianfranco Di Piero, ricordando che “a differenza degli anni passati, le famiglie vengono ora avvisate tramite messaggio allert dalla piattaforma onde evitare di accumulare debiti. Messaggio che il padre del minore ha ricevuto in data 8 novembre”

LA POSIZIONE DEL COMUNE

In merito alla presunta mancata somministrazione di un pasto per un bambino della scuola “Di Nello”, questa Amministrazione sente il dovere di precisare le ragioni che hanno prodotto il verificarsi di un tale increscioso episodio.

Innanzitutto il carattere del servizio mensa, che è servizio di prestazione a domanda individuale, richiede l’iscrizione degli alunni ad un apposito portale denominato Ristocloud, attraverso il quale i genitori possono controllare in tempo reale eventuali morosità.

Il sistema, anche al fine di evitare spreco di cibo, informa il gestore sul numero dei pasti da erogare, considerando le assenze e ovviamente il numero dei bambini che hanno diritto al servizio. Nel caso il credito sia in fase di esaurimento il sistema informa i genitori con un sms.

Questa Amministrazione ha ricordato, con due diversi comunicati, la necessità di un controllo rigoroso del proprio credito, con avvisi emanati il 17 e 23 Ottobre scorsi, nei quali si richiama la responsabilità dei genitori nei confronti dei servizi che garantiscono il benessere dei bambini.

Si ricorda inoltre che, nel caso specifico, nei giorni 7 e 8 Novembre il pasto è stato regolarmente somministrato, nonostante il sistema segnalasse una morosità, così come la consumazione di un primo piatto è stata garantita il lunedi successivo 11 Novembre, come confermato dagli operatori scolastici. 

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