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SULMONA. Non potrà più avvicinarsi in Abruzzo il magrebrino di 29 anni arrestato nella serata di ieri dalla guardia di finanza di Sulmona e Roccaraso. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari, Alessandra De Marco che, nel pomeriggio, ha convalidato l’arresto in flagranza di reato e ha applicato la misura cautelare del divieto di dimora sul territorio regionale. Il giovane, difeso dall’avvocato, Mario Iacovone, ha risposto alle domande del giudice. “La giacca dove è stata trovata la droga non era mia ma del mio amico”- ha riferito il magrebino che ieri, assieme ad un connazionale che poi è riuscito a fuggire, si è appostato con la tenda sul territorio comunale di Prezza per lo spaccio di sostanze stupefacenti. I finanzieri, dopo accurati controlli, lo hanno fermato al termine di un lungo inseguimento tra i boschi. Il 29enne aveva 19 grammi di hashisc, 6 grammi di eroina e cocaina confezionati in decine di dosi. Nel corso dell’operazione le fiamme gialle hanno sequestrato anche la somma di 180 euro in contanti. Il magrebino è stato così arrestato e portato in carcere, dopo un passaggio in ospedale per curare le escoriazioni che si è procurato nella fuga. Da mesi il sodalizio aveva messo in piedi una centrale dello spaccio tra i boschi, rifornendo decine di assuntori della zona. Da Cansano a Bugnara, passando per Goriano, Pratola e Prezza. Ora, il 29enne, non potrà più farsi vedere in Abruzzo

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