Era finito sotto processo per aver coperto il suo aggressore dopo il pestaggio subito ma è uscito assolto. Protagonista della vicenda è un 46 enne sulmonese, D.F, finito alla sbarra per falsa testimonianza, per aver coperto cioè il suo aggressore, un 40enne noto alle forze dell’ordine. I fatti risalgono al 29 maggio 2018 quando l’imputato era stato aggredito brutalmente dal 40 enne, riportando traumi e lesioni, giudicate guaribili in 40 giorni, per le quali era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nel reparto maxillo–facciale dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila. L’aggressione, secondo le indagini della squadra anticrimine del commissariato a quel tempo guidata dall’ex sostituto commissario, Daniele L’Erario, era legata ad alcuni debiti e a vicende pregresse. Ma nonostante le botte ricevute, il 46enne aveva coperto il suo aggressore, finendo sotto processo. L’imputato si era confidato inizialmente con un amico, tanto da far scattare l’inchiesta. Ma poi si era rimangiato tutto, anche davanti al giudice, almeno nel processo per favoreggiamento dal quale era uscito assolto. La sua testimonianza, vista la pesante aggressione subita, non è stata ritenuta credibile tanto che il 46enne, difeso dall’avvocato, Stefano Michelangelo, ha bissato l’assoluzione anche per la falsa testimonianza