PRATOLA PELIGNA – “Credo che un esame di coscienza se lo debba fare chi ha avuto la disinvoltura di mettere nero su bianco queste parole che noi rispediamo con forza al mittenteâ€. Questo l’incipit dell’intervento del candidato sindaco Antonella Di Nino nel secondo incontro del programma condiviso sulle cooperative di Comunità , la ricostruzione post sisma degli edifici privati e gli interventi di Protezione civile di competenza del primo cittadino. Si accende la campagna elettorale a Pratola Peligna con la Di Nino che non ha digerito l’intervento di Libera Pratola che nei giorni scorsi, dichiarando pieno sostegno ad Alessandra Tomassilli, ha sostenuto che “ a Pratola non serve una campagna elettorale giocata su programmi mirabolanti, ma occorre ricostruire le coscienzeâ€. “Hanno offeso tutti noi pratolaniâ€- ha detto Di Nino- “noi abbiamo già una coscienza. Ci vuole sempre rispetto e dignità per chi ci mette la facciaâ€. Il candidato sindaco, venendo ai temi dell’incontro, ha sottolineato l’importanza di cogliere l’opportunità della legge regionale sulle Cooperative di Comunità per affrontare anche il delicato problema dell’assistenza agli anziani e alle famiglie con persone disabili, per poi passare alla discussione sul tema della ricostruzione privata. Il candidato consigliere Anthony Leone ha evidenziato i ritardi dell’amministrazione comunale uscente nell’attivare i finanziamenti messi a disposizione dal Governo dopo il terremoto del 2009, le cui vittime sono state ricordate con un minuto di silenzio: compito del nuovo sindaco sarà quello di colmare il ritardo e allineare Pratola ai modelli di gestione efficiente dei comuni vicini, certificata dai numeri. Infine la Di Nino ha illustrato le linee guida sugli interventi di Protezione civile, punto centrale del programma di mandato. “Sono molto soddisfatta per l’esito di questo nuovo confronto con i cittadini – ha sottolineato – perché si sta instaurando un rapporto fattivo e qualificato che porterà alla costruzione di una piattaforma innovativa per l’intera comunità pratolana”.
Andrea D’Aurelio