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SULMONA – “L’accertamento giudiziario sulla megadiscarica di Bussi da parte degli alunni delle scuole medie è un segno di grande speranza e apertura al futuro”. Lo ha detto questa mattina il Procuratore della Repubblica di Sulmona Giuseppe Bellelli, incontrando gli alunni della scuola media Capograssi e del Liceo Vico nell’aula magna del Liceo Mazzara. Al centro dell’incontro l’inchiesta sull’inquinamento del fiume Tirino causato dalla discarica dei veleni di Bussi. L’argomento e’ stato al centro di una ricerca svolta dagli alunni in occasione della giornata mondiale dell’acqua con l’evento curato dalla Saca. “Nella vicenda della megadiscarica, negli anni in cui si è sedimentato questo disastro ambientale, non si è mai guardato alle generazioni future”- osserva Bellelli ai microfoni di Onda Tg- “prenderne coscienza oggi è particolarmente importante per tutti noi. Serve a risvegliare le nostre coscienze”. Il Procuratore elogia il lavoro svolto dagli studenti e dalla scuola. “E’ fondamentale e prioritario dare la possibilità ai ragazzi all’interno dell’ambiente scolastico di conoscere i temi della Costituzione e quelli dell’attenzione all’ambiente che è un valore costituzionale anch’esso”- aggiunge Bellelli- rimarcando come “l’ambiente che noi vediamo violato in Italia non è stato violato a caso”. Una mattinata speciale per gli alunni della classe 2 A delle Capograssi che hanno avuto modo di interfacciarsi con il Procuratore, ponendo una serie di domande. Gli studenti nella ricerca sono stati guidati dai docenti Mirella Malvestuto e Daniela La Civita , attraverso il loro lavoro hanno avuto modo di accostarsi alla vicenda della Montedison e hanno approfondito, anche tramite documenti del processo, il reale danno causato all’ecosistema della zona.

Andrea D’Aurelio

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