SULMONA – Se la Pasqua ha tolto il sorriso a qualche albergatore, il lungo ponte del primo maggio ridà una boccata d’ossigeno all’economia cittadina. E’ quanto emerge dal rassicurante bilancio del Consorzio degli albergatori. Dal 25 aprile al 1 maggio qualche movimento in città si è notato. Il tasso di occupazione medio delle camera ha toccato la soglia del 35% contro il 31% della Settimana Santa. Il tasso di permanenza è pari a due giorni scarsi (1,55). Le presenze dei turisti, a differenza del periodo pasquale, si sono dislocate negli alberghi del centro e della periferia. Nella Settimana Santa il gap fra cento storico e zona periferica era troppo evidente. Le percentuali restano basse ma piccoli segnali di ripresa si cominciano a far vedere. “La maggior parte degli arrivi sono legati ad eventi, come matrimoni, corsi o gruppi organizzati da mesi e non alla ricorrenza della festa dei lavoratori – fa notare Gianluca Casaccia, Presidente del Consorzio – in più il dato è destrutturato e non inquadrabile fra il centro e la periferia. Per questo forse occorrerebbe sedersi attorno ad un tavolo noi addetti ai lavori per studiare un indirizzo, con punti di forza da perseguire e debolezze da abbattere sulla base delle esigenze di ognuno, per poi interessare i rappresentanti istituzionali. Prima, però, è necessario incontrarsi noi e fare il punto della situazione”. La psicosi sisma e maltempo ha dato filo da torcere agli albergatori e ancora oggi riduce l’arrivo dei grandi gruppi turistici. Una tendenza negativa da invertire assolutamente e nel più breve tempo possibile.
Andrea D’Aurelio