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SULMONA – Arriva il servizio di radiologia nel carcere sulmonese di via Lamaccio. Un respiro di sollievo per i medici che operano all’interno della struttura e che hanno modo, dalla giornata di ieri, di eseguire alcuni degli esami radiologici ai 500 detenuti ospiti del penitenziario sulmonese. Rientra l’allarme anche per i pagamenti arretrati. L’intesa è arrivata dopo un vertice fra il Direttore Generale dell’azienda sanitaria Rinaldo Tordera e il Direttore Sanitario del carcere di Sulmona Fabio Federico. La situazione era diventata insostenibile con i medici che non ricevano lo stipendio da circa un anno e i farmaci che cominciavano a mancare, con ovvie conseguenze per la salute e l’incolumità dei reclusi. Da qualche anno a questa parte il servizio sanitario è passato dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria al servizio aziendale di medicina penitenziaria della Asl. Il confronto con l’azienda ha portato all’erogazione di alcune delle mensilità arretrate e all’attivazione del servizio di radiologia che per i medici del carcere è già una grande cosa. Il problema, quello della sanità dentro il carcere, resta di stringente attualità dal momento che nel 2019 saranno ultimati i lavori per la costruzione del nuovo padiglione. E’ previsto in effetti un aumento del numero di detenuti da 500 a 700. Ferma attenzione va posta anche sull’organico con il personale in servizio che al momento supera le venti unità, ma i tagli sono sempre dietro l’angolo.

Andrea D’Aurelio

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