SULMONA – E’ partita da Sulmona la preparazione della nazionale italiana di bob e skeleton in vista della prossima stagione. Gli atleti si sono allenati per cinque giorni, dal 22 al 26 maggio, negli impianti sportivi della scuola di formazione degli agenti di polizia penitenziaria in località Fonte d’Amore. L’obiettivo di ognuno è quello di ottenere i punti necessari per qualificarsi alle Olimpiadi invernali che si svolgeranno a PyeongChang, nella Corea del Sud, dal 9 al 25 febbraio 2018. “Questa nazionale – afferma il direttore sportivo Omar Sacco – nasce da un gruppo di atleti provenienti da varie discipline come l’atletica leggera, il rugby, la ginnastica che vanno a comporre le squadre di bob. Per quanto riguarda gli skeletonisti, c’è Mattia Gaspari che potrà essere uno dei protagonisti alle Olimpiadi in grado di arrivare nel quintettoâ€. Gaspari, medaglia di bronzo ai Campionati mondiali juniores, è tesserato con il GS Fiamme Azzurre che supporta già da alcuni anni la Federazione italiana sport invernali. “Abbiamo fatto una sorta di gemellaggio con il bob club di Cortina – sostiene il coordinatore Giovanni Bonanni – per sostenere il bob, uno degli sport minori della Federazione. Stiamo dunque collaborando per assolvere alle attività sia del bob che dello skeletonâ€. Per quanto riguarda gli atleti del bob quali sono le aspettative? “Crediamo che il nostro gruppo di ragazzi – spiega Omar Sacco – potrebbe rientrare nella Top 10 dei Giochi olimpiciâ€. Oltre a Mattia Gaspari nello skeleton, per il bob spicca la presenza degli atleti dell’Asd Sarda Sport Patrik Baumgartner (Campione olimpico giovanile nel 2012) e Mattia Variola. Gli altri sono: Federico Comel, Costantino Ughi, Simone Fontana, Giovanni Mulassano, Lorenzo Bilotti e Marco Rosa. Da evidenziare inoltre la componente femminile con Valentina Margaglio, Elena Scarpellini e Chiara Lepidi. Soddisfazione per la presenza a Sulmona degli atleti della nazionale di bob e skeleton è stata espressa dal vice comandante della scuola di formazione degli agenti di polizia penitenziaria Rino Sfera. “Le nostre strutture – ha detto – sono patrimonio di tutti ed è un immenso piacere metterle a disposizione dello sport. Se si tratta, come in questo caso, di ospitare atleti di livello internazionale siamo estremamente orgogliosiâ€.
Domenico Verlingieri