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SULMONA – I giochi sono fatti per il De Nino-Morandi di Sulmona. La Provincia dell’Aquila, proprietaria dello storico edificio di via D’Andrea, ha formalizzato nei giorni scorsi l’accordo con il Provveditorato alle Opere Pubbliche che diventa, a tutti gli effetti, soggetto attuatore per l’esecuzione dei lavori di adeguamento sismico. Una pista che era spuntata qualche mese fa e aveva portato Comune e Provincia ad avviare una sorta di dialogo con il Provveditorato. Il comitato degli ex docenti, inizialmente favorevole all’intesa si è posto subito dopo di traverso, ritenendo che la convenzione fra Provincia e Provveditorato comporta un drastico allungamento dei tempi per il rientro della popolazione scolastica a Sulmona. I professori in pensione e l’imprenditore sulmonese Nicola Di Simone avevano chiesto lo scorrimento della graduatoria per avviare i lavori di adeguamento sismico sulla parte del plesso scolastico non sequestrata. Nessun dietrofront da parte del Presidente della Provincia Antonio De Crescentiis che ha firmato la convenzione. “Abbiamo chiuso l’accordo una decina di giorni fa come da impegni presi”- rimarca De Crescentiis. Sulla possibilità di scorrere la graduatoria Di Simone aveva chiesto parere all’Anac e a Onda Tg ha annunciato di ricorrere al Tribunale contro la determina della Provincia che ha revocato l’incarico provvisorio per l’esecuzione dei lavori sul De Nino-Morandi alla ditta Afi. Nel frattempo il comitato degli ex docenti ha ottenuto, grazie al professor Franco D’Amico, un incontro con la Procura della Repubblica dell’Aquila. I magistrati non hanno posto alcun freno in merito al dissequestro dell’immobile e all’esecuzione dei lavori. La vicenda a breve potrebbe tornare sul tavolo della Prefettura dell’Aquila dopo la lettera spedita sempre da D’Amico. Passano mesi e giorni ma l’attenzione sul futuro della scuola di via D’Andrea resta alta.

Andrea D’Aurelio

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