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SULMONA – Dopo la proroga arrivata ieri sul tavolo del Ministero prendono il via le assemblee dei lavoratori al call center 3 G di Sulmona. In 91 rischiano il posto di lavoro dal momento che l’azienda ha aperto la seconda procedura di licenziamenti. Tutto resta congelato fino all’11 luglio, come concordato tra i vertici della 3G e i sindacati. Le condizioni dell’azienda saranno sottoposte in queste ore all’attenzione dei lavoratori. “Il tempo di organizzarci e di rivedere tutti i documenti e quasi sicuramente già da domani partiremo con le assemblee”- ha affermato al termine della riunione al Ministero Antonietta Santavenere della Fistel Cisl. Sul tavolo ministeriale i sindacati peligni e quelli molisani sono arrivati divisi. I primi portavano avanti il verbale di mancato accordo, gli altri hanno subito accettato le condizioni della 3G. La decisione deve essere univoca. Da qui la proroga fino all’11 luglio con la politica che non resta a guardare. A chiedere misure straordinarie per la Valle Peligna è stato il sindaco di Pratola Antonella Di Nino. Impegni istituzionali sono arrivati dalla senatrice Pd Stefania Pezzopane, mentre il deputato Gianni Melilla ha presentato un’interrogazione. Lunga riunione alla vigilia dell’incontro con il Ministero fra il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, l’assessore comunale al lavoro Paolo Santarelli e l’assessore regionale alle aree interne Andrea Gerosolimo con i sindacati. Ora saranno decisive le assemblee con i lavoratori per prendere una posizione definitiva e salvare quanti più posti di lavoro possibili.

Andrea D’Aurelio

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