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SULMONA – Duecentocinquanta esami al mese per un totale di 3 mila all’anno per lo screening mammografico e innovazioni sul fronte radiologico come il doppler vascolare, l’ortopanoramica e il dental scan. Esame, quest’ultimo, che, con una quantità di radiazioni dieci volte inferiore rispetto a quella della Tac, consente di effettuare la ricostruzione in digitale e in alta definizione delle ossa mandibolo-mascellari, in virtù di un’avanzata tecnologia chiamata cone-beam”. Il manager Asl Rinaldo Tordera risponde alle accuse della Fp-Cgil di attese interminabili e disagi nell’ospedale di Sulmona. “All’ospedale di Sulmona una Tac con mezzo di contrasto si fa entro 15 giorni o al massimo un mese mentre, per una mammografia, le attese non sono reali poiché è l’utente che prenota la prestazione con un anno di anticipo”. Precisa il manager Tordera, in merito “Se prenoto oggi una Tac con mezzo di contrasto all’ospedale di Sulmona”, aggiunge “ho l’appuntamento per l’8 settembre prossimo, vale a dire poco più di 1 mese: un’attesa molto contenuta tenendo anche conto del periodo estivo e delle ferie del personale che riducono i ranghi degli operatori sanitari. Al di fuori del periodo estivo, peraltro, la Tac viene assicurata entro 15 giorni dalla prenotazione” “Per le mammografie effettuate all’ospedale di Sulmona” sottolinea “le lungaggini non dipendono dall’organizzazione della Radiologia bensì dalle prenotazioni inoltrate con un anno di anticipo dagli utenti nell’ottica dei controlli periodici da compiere. Queste richieste, avanzate quest’anno per il 2018, vanno ovviamente a riempire con larghissimo anticipo le caselle delle prenotazioni: si tratta quindi di un’attesa non reale che prescinde dall’efficienza del servizio. Detto ciò all’ospedale di Castel di Sangro, a meno di 50 km da Sulmona, per la mammografia non ci sono attese: l’esame si fa lo stesso giorno in cui si ci presenta in ospedale”.

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