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SULMONA – Tre tecnici per la riabilitazione psichiatrica, due infermiere e una psicologa (personale della cooperativa) e una psicologa terapista dipendente Asl che si occupa del sostegno ai familiari, mentre sono circa 35 gli utenti che vengono presi in carico. Sono i numeri del Centro Diurno Psichiatrico di viale Mazzini che rientra nella sua sede con una grande festa. Non solo un ritorno a casa ma oggi per utenti e operatori è stato l’inizio di un nuovo corso dopo le vicende burocratiche che hanno complicato e non poco la situazione per sei lunghissimi mesi. “Per ogni utente esiste piano di lavoro individualizzato dopo una valutazione iniziale” spiega la psicologa Alessandra Cottone referente per il centro diurno “l’obiettivo è restituire i pazienti al contesto di vita con progetti all’interno e attività esterne con tecniche nuove le attività esterne sono finalizzate alla lotta al pregiudizio e all’inserimento nel contesto sociale”. Il sindaco Annamaria Casini ha invece sottolineato che “l’impegno dell’amministrazione per i tre presìdi strategici, parte integrante della medicina territoriale, continuerà ad essere massimo, come lo è stato dal momento in cui nei mesi scorsi sono stata costretta a firmare il provvedimento di sospensione delle attività a causa delle criticità che furono rilevate dai Nas”. Ora si ricomincia con l’auspicio che le vicende passate restino solo un brutto ricordo.

Andrea D’Aurelio

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