banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner

SULMONA – Rafforzare l’organico di Polizia Locale per controllare permessi e accessi delle auto in centro storico durante la zona a traffico limitato e spingere il piede sull’acceleratore sul fronte della pedonalizzazione del salotto della città. E’ un Nicola Angelucci che sembra abbastanza deciso quello che interviene nella rubrica sociale di onda tv “ Un Occhio per Tutti”, a margine del mini viaggio sul cantiere della riqualificazione del centro storico da piazza XX Settembre a piazza Del Carmine. Non ha la delega al centro storico ma come amministratore ed ex assessore al traffico in tempi non sospetti, negli anni della Giunta Centofanti, è intenzionato a dare nuovo impulso perché si riprenda il discorso della pedonalizzazione che non mette d’accordo tutti i residenti e gli esercenti del centro storico, alcuni intervistati anche nelle nostre varie raccolte di opinioni. E’ indubbio che non si può intendere la riqualificazione del salotto della città solo con i lavori di rifacimento della pavimentazione e con il taglio di pini pericolosi, seppur necessari per presentare un biglietto da visita degno di una città che si dice vocata al turismo. Ma come calmierare gli affitti, come rivitalizzare tutte le zone dal punto di vista economico, come regolamentare il traffico? Il vice sindaco risponde al momento risponde solo alla terza domanda convinto che “è impossibile e imbarazzante passeggiare per il centro storico e avere sempre una macchina dietro senza motivo”, riferendosi anche agli autorizzati che da via Barbato per rientrare a casa vanno a finire a Porta Napoli. Da qui la proposta di ripensare alla pedonalizzazione ma anche aumentare l’organico della Polizia Locale. “Se le telecamere hanno problemi e la Polizia Municipale non ha personale chi controlla?”- si chiede Angelucci che sostiene che verifiche più accurate, dopo un potenziamento dell’organico, vanno fatte perché negli orari della ztl non si può concepire il passaggio continuo delle auto in centro.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento