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SULMONA – Mondo politico e sindacale si sono scatenati dopo l’annuncio della chiusura del punto nascita di sulmona. Reazioni a catena che hanno un coro unanime: sgomento per una decisione solo tecnica ovviamente perché arriva dal comitato ma tale da far tornare il territorio in mobilitazione e fibrillazione. “Ancora una volta, la miopia di burocrati che sanno solo guardare alle cifre mette a rischio il punto nascita di Sulmona, un servizio fondamentale per il nostro territorio”, è il commento di Giovanni Bartolomucci, responsabile di CasaPound Italia per la Valle Peligna, alla relazione della Comitato percorso nascite nazionale del ministero della salute che chiede la chiusura del punto nascite di Sulmona. “Ancor più sconcertante – aggiunge l’onorevole Stefania Pezzopane – poi la superficialità con cui il ministero della Salute ha bocciato questa richiesta, dimostrata dallo sconcertante errore contenuto nella lettera di risposta a firma del ministero in cui la Regione Abruzzo viene scambiata con il Molise”. “Dopo il Punto nascita toccherà al Tribunale – è il commento inesorabile di Massimo Carugno del PSI nazionale – i roboanti proclami lanciati, dai 5stelle, al paese intero (ed anche a questo territorio)vengono puntualmente smentiti. Le forze politiche che hanno stravinto le elezioni stanno tradendo non solo alcuni punti programmatici del loro cartello elettorale ma soprattutto la loro filosofia etica che era quella di difendere i deboli, tra le popolazioni e tra i territori. Ma la colpa non è loro. La colpa è di chi lo ha permesso e di chi non ha saputo contrastarne sul piano dei contenuti l’avanzata”. “Incongruente con la realtà orografica e climatica della Valle Peligna il provvedimento licenziato per il punto nascita di Sulmona dal tavolo percorso punti nascita presso il Ministero della Salute – aggiunge il consigliere di minoranza Elisabetta Bianchi – È quantomai evidente che l’iter sulla richiesta di deroga per il Punto Nascita dell’Ospedale di Sulmona ha sofferto e soffre tuttora di mancanza di monitoraggio attento e consapevole da parte della politica e del Sindaco Casini (l’unica a non votare la delibera consigliare di proposta per Sulmona del presidio ospedaliero di primo livello) e delle istituzioni regionali e nazionali. La lotta politica è ancora aperta e il territorio non vuole farsi trovare impreparato. (a.d’.a.)

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