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SULMONA – L’intento è quello di riappropriarsi seriamente del territorio attraverso un’assunzione di responsabilità collettiva che, superando lo steccato dei confini territoriali, porti a ragionare sinergicamente e ad ampio raggio, rimettendo al centro quella politica che sappia rispondere alle esigenze di un intero territorio. “Un’area interna dell’Abruzzo lasciata sola”- dicono i primi cittadini- “soprattutto dall’inerzia e dall’indifferenza del governo regionale che ne ha ignorato i problemi”. Per questo, 12 sindaci: Fabio Camilli (Acciano); Luigi Milano (vice sindaco Alfedena); Giovanni Di Mascio (Campo Di Giove) ; Mario Cianpaglione (Cansano); Fernando Fabrizio (Castel Di Ieri); Pietro Salutari (Castelvecchio Subequo); Massimo Colangelo (Corfinio); Mario Di Braccio (Gagliano); Berardino Paglia (Opi); Guido Angelilli (Pacentro); Roberto Sciullo (Pescocostanzo); Giovanni Mastrogiovanni (Scanno); hanno sottoscritto un documento di impegno e di intenti che ha visto nascere, ufficialmente, il gruppo di “Rinnovamento Democratico”. “La viabilità, la sanità, la tutela e valorizzazione del territorio, tanto per citare solo alcuni delle questioni sul tavolo, sono temi e problemi che impongono di fare squadra. Solo muovendosi insieme, ognuno con le proprie capacità e possibilità, sarà possibile affrontarli per risolverli al meglio”- fanno sapere. Un primo coordinamento è composto da: Giovanni Mastrogiovanni; Pietro Salutari; Fernando Fabrizio; Massimo Colangelo; Guido Angelilli e Costantino Cianfaglione; che discuterà dei problemi e delle prospettive comuni di sviluppo, coralmente ed in sinergia, per “vincere il grottesco populismo e per fermare il falso civismo”. Ma Rinnovamento Democratico si apre anche alla società civile per “iniziare a parlare con un’unica voce, perché se parla un solo sindaco è una voce sola a esprimersi. Se, invece, a parlare sono i sindaci, insieme, si ascolta la voce di un territorio ampio e più autorevole”.

Andrea D’Aurelio

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