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SULMONA – Non lo fanno entrare in fabbrica per via del provvedimento disciplinare che aveva adito all’Ispettorato del Lavoro. E’ quanto è capitato a un dipendente della Sistemi Sospensioni di Sulmona, l’azienda del gruppo Magneti Marelli. A denunciare l’accaduto è Giustino D’Uva, dirigente nazionale del Sindacato Nazionale dei Lavoratori italiani, cui il lavoratore in questione è iscritto. Alla base dell’incresciosa situazione ci sarebbe un provvedimento disciplinare di sospensione comminato ai danni dello stesso dipendente, il quale, tuttavia, aveva regolarmente adito l’Ispettorato del Lavoro dell’Aquila, avendo diritto alla definizione conciliativa della controversia nata dalla contestazione dello stesso provvedimento. L’azienda però non avrebbe designato il conciliatore- stando alla denuncia del sindacato- disponendo la sospensione del provvedimento disciplinare; per cui all’operaio la sanzione è stata applicata in violazione dei suoi diritti di difesa. “Questa mattina è stato perpetrato un abuso gravissimo ai danni di un lavoratore nostro assistito”- rincara il sindacato “abbiamo immediatamente diffidato l’azienda a consentire l’accesso al posto di lavoro all’operaio e, qualora non intenda conformarsi alle prescrizioni di legge, siamo pronti ad attuare tutte le contromisure”. Restano da capire le motivazioni della Magneti Marelli che, tra le altre ipotesi, potrebbe aver rifiutato la proposta di arbitrato e decidere di intraprendere a fase processuale. Il caso insomma è destinato a tenere banco anche nei prossimi giorni e aumenta la fibrillazione in casa della Marelli dopo il terzo sciopero che è stato organizzato nei giorni scorsi dalla Fiom Cgil.

Andrea D’Aurelio

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