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SULMONA – Torna in libertà S.L, il 22 enne sulmonese appartenente alla famiglia rom finita dietro le sbarre con la pesante accusa di tentato omicidio e usura. Il Gip del Tribunale di Sulmona, Marco Billi, ha disposto la misura dell’obbligo di firma che di fatto rimette in libertà il 22 enne. Uno spiraglio si era aperto già quando il Pm, all’indomani dell’incidente probatorio, aveva espresso parere favorevole alla misura degli arresti domiciliari laddove veniva indicato un luogo diverso di esecuzione della misura del tutto distante da Sulmona. Poi l’avvocato del foro di Sulmona, Silvia Iafolla, ha chiesto e ottenuto la scarcerazione del ragazzo, che dovrà presentarsi giornalmente in caserma. Nulla da fare per gli altri tre (D.R.S di 45 anni, S.B di 43 anni, M.L. di 69 anni) che restano dietro le sbarre accusati a vario titolo di usura e tentato omicidio. La testimonianza della proprietaria dell’autolavaggio, che denunciò l’aggressione con chiave inglese e poi di essere stata vittima di usura, è stata giudicata attendibile dal giudice Billi e potrebbe complicare la posizione anche degli altri indagati per usura, fra cui l’ex Dirigente Scolastica e l’agente assicurativo. “Appare evidente che l’unico elemento di novità ha costituito una conferma del quadro indiziario già emerso a carico degli indagati”- aveva scritto il giudice nell’ordinanza post incidente probatorio che è servito alla Procura per mettere le prove in cassaforte. Le indagini effettuate dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, coordinata dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, hanno stabilito che alla base dell’aggressione c’è un prezzo non onorato, circa 19 mila pagati dal 2014 quando il debito ammontava a circa 3 mila euro. L’interesse usuraio si attesta quindi intorno al 20%. Ma quando la famiglia della vittima ha cominciato a opporsi sono partite botte e minacce. La responsabile della brutale aggressione, accecata dalla rabbia, si è presentata nell’autolavaggio gestito da un’altra donna, di nazionalità straniera, dove sarebbe scoppiata una forte lite sfociata nell’aggressione a colpi di chiave inglese. Una scena da far west chiusa con il danneggiamento anche di un’altra auto che si trovava in quel momento nell’autolavaggio.

Andrea D’Aurelio

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