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SULMONA – Si al volontariato ma non a quello fai da te. E’ questo il senso del messaggio che il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, ha voluto lanciare all’intera città all’indomani della pulizia del busto di Capograssi nell’area verde di fronte il Palazzo di Giustizia. Un gesto lodevole e di alto senso civico che va però coordinato e messo a sistema con gli enti preposti per tutelare il bene. Ora, dopo la pulizia, si rende necessario un piccolo intervento di restauro che sarà a carico della cooperativa Omia che ha preso in gestione l’area verde, affidando il compito di ripulire il busto all’imprenditore sulmonese, Pasquale Di Toro. “È nostra intenzione proseguire questo percorso di salvaguardia e valorizzazione di beni comuni ma solo in condivisione con gli Enti preposti e in collaborazione con professionalità adeguate e abilitate ad effettuare interventi specifici e mirati nei vari contesti. Il volontariato è, infatti, una preziosa risorsa per il bene comune, ma non può prescindere dalla sinergia con professionalità abilitate ed Enti, sempre nell’esclusivo interesse della cittadinanza stessa”- afferma il sindaco Annamaria Casini, spiegando che “in seguito alla ripulitura da parte di mani non esperte sul busto di Capograssi nei giorni scorsi, i responsabili, rendendosi conto dell’importanza e della necessità di dover agire ricorrendo a professionalità abilitate e in collaborazione con gli Enti preposti, provvederanno, a proprio carico, a procedere con un corretto intervento di restauro, con personale altamente specializzato nel settore. Sono azioni lodevoli” conclude il sindaco “che denotano sensibilità e attaccamento alla propria città, che continueremo ad accogliere con la stessa riconoscenza ma solo se attivate in collaborazione con professionalità ed enti”. Il monito quindi si rende doveroso per una corretta gestione del volontariato in sinergia con gli enti ma forse è mancato un grazie a chi si è prodigato per la pulizia di quel busto che, al di là del risultato, è stato mosso da un senso di abnegazione e di zelo per la città che oggi cade nell’oblio. Da parte di chi vive a Sulmona ma anche di chi amministra.

Andrea D’Aurelio

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