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SULMONA – L’affidamento ci sará probabilmente nelle prossime ore visto che questa mattina è scattato il sopralluogo sull’ex convento di S. Antonio. Per la sede alternativa delle Capograssi é questione di qualche ora. La commissione giudicatrice, alla ripresa dei lavori, ha escluso l’offerta presentata dal Cogesa che aveva messo a disposizione l’immobile di Sviluppo Italia. La Commissione, in particolare, ha rilevato la “mancanza del coefficiente di sicurezza sismica, valore che é stato completamente omesso anche se sostituito con una dicitura. Parimenti”- ha deliberato la commissione all’unanimitá- “l’operatore economico non ha esplicitamente dichiarato la disponibilitá a provvedere, a propria cura e spese, all’adattamento dei locali per le esigenze per uso scolastico con accollo di ogni spesa e incombenza di ordine tecnico-amministrativo e di esecuzione di ogni tipo di lavoro necessario”. Da qui l’esclusione dell’offerta che ha aperto le porte al sopralluogo nell’ex convento di S. Antonio, messo a disposizione dalla S. Antonio srl. La valutazione dell’offerta dell’impresa avviene a porte chiuse. E in caso di affidamento, che ormai è quasi scontato, si realizzerà quello che Onda Tg aveva anticipato, il bluff del De Nino-Morandi, in corsa per il rientro a Sulmona nello stesso immobile. La S. Antonio srl aveva chiesto garanzie alla Provincia per la sottoscrizione del contratto ma il passaggio decisivo non è arrivato. Il Dirigente scolastico, Massimo Di Paolo, aveva chiesto di rivedere parte della documentazione e nell’ultimo summit si è deciso di ripetere il calcolo degli indici di vulnerabilità alla luce della classe d’uso. Che il bluff era dietro l’angolo era nell’aria ma proprio in queste ore la Provincia si sta giocando le ultime carte per formalizzare un accordo che sembra caduto nel vuoto. D’altronde solo con il contratto inizia il rapporto giuridico fra ditta e Provincia. Ecco perchè la stessa impresa ha risposto al bando per le Capograssi come aveva spiegato la Segretaria Nunzia Buccilli al comitato De Nino-Morandi che aveva protocollato una diffida ( non presentato tanto da configurare una turbativa d’asta). Le prossime ore saranno decisive. Ma qualcuno sicuramente ci rimetterà. Delle due l’una. O le Capograssi troveranno una casa e per il De Nino-Morandi arriverà l’ennesimo nulla di fatto. Oppure entreranno i ragionieri e geometri e a leccarsi le ferite saranno le Capograssi. Incredibile ma vero.

Andrea D’Aurelio

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