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SULMONA – Un ordine del giorno votato all’unanimità sulla questione ospedale e punto nascita mentre un altro, quello sul Parco Fluviale A. Daolio, fatto proprio dalla Giunta Comunale. Questi i due atti più consistenti licenziati dall’assise civica nella seduta dei grandi assenti. Si può dire che quello di oggi pomeriggio è stato il “consiglio dei supplenti” con la presidenza affidata al consigliere Luigi Santilli e, per un punto all’ordine del giorno, a Fabio Pingue. Impegni personali, il grande caldo e l’estate che avanza hanno scoraggiato le presenze sui banchi di Palazzo San Francesco. Il sindaco ha votato il rendiconto passato a maggioranza e senza discussione vista l’assenza dell’opposizione in commissione. Poi, per motivi strettamente personali, ha lasciato l’aula. Non ha retto al consiglio in version estiva Bruno Di Masci che è uscito dal Palazzo dopo aver votato la nomina del collegio dei revisori dei conti. La seduta si è accesa sull’inchiesta giudiziaria del Cogesa con la minoranza che ha chiesto il ritiro della delega alle partecipate all’assessore comunale, Stefano Mariani, raggiunto da un avviso di garanzia assieme a una dipendente e all’amministratore unico, Vincenzo Margiotta. La minoranza, emulando l’invito che era partito dal consigliere Pingue, ha inteso formulare tale richiesta per “la tutela della trasparenza dell’ente”. Ma dalla maggioranza hanno ricordato che “un avviso di garanzia non significa nè un rinvio a giudizio, né una condanna definitiva”. Toni più pacati sulla sanità con l’ordine del giorno, proposto dalla consigliera Elisabetta Bianchi, votato all’unanimità. In vista della commissione che si riunirà il 2 luglio, il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta ad adoperarsi presso le consigliere regionali e il Presidente della Regione perché la salvaguardia del punto nascita venga inserita nella richiesta di ospedale di primo livello. Ma l’assise ha chiesto anche un’azione incisiva ai parlamentari per avviare il percorso di revisione della legge Lorenzin come pure a Marsilio è stato chiesto di rivedere il patto Stato-Regioni sui bacini d’utenza dei singoli nosocomi. Non meno importante la discussione sul Parco Daolio, finito alla ribalta delle cronache, tra il “tanfo” della politica e la “merde” di Cambronne come direbbe il Pd commissariato. I consiglieri Andrea Ramunno e Angelo Amori hanno presentato “un ordine del giorno che impegna sindaco e giunta a lavorare nell’immediato per garantire la funzionalità del parco e a dare indirizzo agli uffici per espletare un bando rivolto a privati per la gestione dell’area che permetta la sua manutenzione, conservazione e la possibilità di fare attività con particolare attenzione a giovani, studenti e famiglie”. E a ogni consiglio non manca la sorpresa. La ciliegina sulla torta è arrivata dal vice sindaco Luigi Biagi che, rispondendo a una domanda di attualità presentata dalla consigliera Bianchi, ha spiegato che il sopralluogo per l’installazione delle centraline per il monitoraggio della qualità dell’Aria, finalizzato alla costruzione della centrale Snam, risulta effettuato dai tecnici nonostante il sit-in di protesta degli ambientalisti. E per essere un “consiglio dei supplenti” argomenti caldi non sono mancati.

Andrea D’Aurelio

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