SULMONA – Silenzio e raccoglimento questa mattina, nel piazzale del carcere di alta sicurezza di Sulmona, per commemorare le vittime del dovere, in particolare il Carabiniere di Sulmona, Emanuele Anzini, travolto e ucciso da un’auto in corsa ad un posto di blocco, nel bergamasco. Con la deposizione della corona d’alloro, sono stati commemorati tutti i caduti nell’adempimento del dovere, al servizio dello Stato e della comunità nazionale. Il sindaco Annamaria Casini, nel suo intervento, alla presenza di autorità civili, militari e religiose e degli studenti delle scuole di Raiano e del “Fermi†di Sulmona, ha reso omaggio in particolare al giovane carabiniere sulmonese Emanuele Anzini, deceduto mentre prestava servizio nel bergamasco lo scorso giugno. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione nazionale Vittime del Dovere e dall’IPA, sezione di Sulmona, in collaborazione con la Direzione della casa di reclusione di Sulmona. Ieri nel frattempo i familiari del Carabiniere ucciso hanno ricevuto il premio Piantadosi per le vittime del dovere, durante il seminario di criminologia nell’aula magna dell’Università dell’Aquila. Nella notte tra il 16 e 17 giugno scorsi, alle 3, a Terno d’Isola, nel Bergamasco, si è consumata la tragedia del quarantunenne carabiniere sulmonese. Con i familiari dell’appuntato Anzini, un riconoscimento è andato anche ai familiari di altre vittime del dovere, Emanuele Reali, Vincenzo Carlo Di Gennaro e Mario Cerciello Rega. A consegnare i riconoscimenti è stata Emanuela Piantadosi, presidente dell’associazione Vittime del Dovere.
Andrea D’Aurelio