SULMONA – Si sono precipitati nel cuore di Amatrice, città ferita dal sisma della scorsa notte, e hanno estratto sei persone dalle macerie, quattro morte e due vive. A raccontare la scena raccapricciante a Onda Tg è il Capogruppo della Protezione Civile Ana di Sulmona Marco Di Silvestro. La squadra di volontari, composta da sei persone, ha raggiunto la zona colpita dal tragico terremoto alle 7 di ieri mattina. Rientrati a casa in tarda serata, oggi sono di nuovo al lavoro per fronteggiare l’emergenza. “La situazione è risultata subito drammatica. Abbiamo avuto la fortuna di estrarre due persone vive, ma per le altro quattro non c’è stato nulla da fareâ€, spiega Di Silvestro. “Per me è stato un feedback avendo già vissuto il terremoto dell’Aquila, dall’inizio fino alla fine, dal momento che sono anche un militare del nono Reggimento Alpiniâ€, prosegue il giovane. Strazianti gli aneddoti svelati sulle operazioni di soccorso. “Ci siamo ritrovati a un certo punto con i soccorritori della Croce Rossa e un ragazzo steso a pancia in giù. Non riuscivo a capire cosa stava succedendo. Ci siamo fatti più avanti e abbiamo visto una bambina, che poteva avere all’incirca un anno. Hanno provato a soccorrerla in tutti i modi ma praticamente era già cadavereâ€, conclude Di Silvestro- “abbiamo visto la morte di una creatura innocente in facciaâ€. Oggi è la seconda giornata di lavoro per il gruppo della Protezione Civile Ana di Sulmona in “una città fantasma rasa al suoloâ€. Così hanno definito Amatrice i volontari sulmonesi.
Andrea D’Aurelio