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SULMONA – CasaPound Sulmona sostiene e rilancia l’appello delle famiglie peligne che chiedono risposte sulla stato di sicurezza delle scuole. “Riteniamo giusto – sostiene il portavoce sulmonese Giovanni Bartolomucci- come affermato dal sindaco, che si provveda innanzitutto a verificare che tutte le scuole, dai nidi fino alle scuole superiori, abbiano la certificazione di staticità”. Secondo CasaPound esistono anche altre criticità, che è necessario risolvere, come la situazione dei lavori della scuola ‘Luciana Masciangioli‘ fermi oramai da mesi, che vedono costretti gli alunni della primaria, spostati nella scuola media ‘Capograssi’, ad effettuare lezioni ammassati in aule strette. “Ed ancora – continua Bartolomucci– ci chiediamo quando gli studenti del “De Nino-Morandi” potranno tornare in città, visto che nel mese di luglio, nel corso del vertice a tre tra Provincia, Comune e Dirigente scolastico, era stata avviata la ricerca di una sede provvisoria, in attesa dello sblocco della lentissima situazione per riaprire l’edificio storico di Via D’Andrea”. “E’ evidente – conclude il responsabile sulmonese CPI – come a sette anni dal devastante sisma de L’Aquila ed a dispetto dei proclami del governo Renzi poco o nulla sia stato fatto per permettere alla popolazione studentesca di Sulmona di frequentare le lezioni in tranquillità, tanto che questo ulteriore, tragico evento sismico, avvenuto lungo la dorsale appenninica a poche decine di chilometri dalla nostra città, costringe le famiglie a vivere nell’apprensione. Preso atto di questo fallimento della politica, è tempo che le istituzioni diano risposte alle domande che la popolazione per nostro tramite rivolge loro e che si attivino per agire di conseguenza, affinché possibili eventi sismici nel nostro territorio, che pure speriamo non debbano mai verificarsi, non ci trovino impreparati, con le tragiche conseguenze del caso”.

Andrea D’Aurelio

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