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SULMONA – Coltivava le piante di cannabis solo per uso personale e non per rivenderle sul mercato. Alla fine 0.T., nigeriano di 19 anni arrestato ieri dai Carabinieri per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacente, è stato rimesso in libertà dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Giuseppe Ferruccio, che questa mattina ha convalidato l’arresto eseguito dai militari della stazione di Sulmona, riconoscendo fondata la flagranza, e ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in attesa del processo per direttissima che sarà celebrato martedì 23 giugno. A chiedere i termini a difesa è stato l’avvocato del nigeriano, Alessandro Tucci, che ha sostenuto il carattere rudimentale e domestico della coltivazione della sostanza. Non a caso è stato chiesto un accertamento tecnico che risulterà utile in fase di dibattimento. Il risultato della perquisizione dei Carabinieri, coadiuvati dal Nucleo Cinofili di Chieti, è stato il ritrovamento di otto piante di cannabis alte sui 70 cm in piena fase di crescita debitamente occultate all’interno di un armadio della sua camera da letto. Da quanto si è appreso sarebbero stati rinvenuti anche vari fertilizzanti nel domicilio di Bugnara. Il 19 enne ha risposto al giudice, spiegando di aver acquistato quei semi su internet e di detenere la sostanza solo per uso personale. Il legale Tucci ha pure rilevato che, nel corso della perquisizione, non sono stati rinvenuti bilancini o altri materiali che facessero pensare alla vendita della sostanza presso il mercato locale. Il giovane torna in libertà in attesa del processo per direttissima.

Andrea D’Aurelio

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