CASTEL DI SANGRO – Un intervento chirurgico al quale si è sottoposto prima dell’emergenza pandemica che potrebbe aver complicato e allungato la convalescenza da Covid-19. La storia sui generis del 57 enne di Castel Di Sangro, ultimo dei positivi in paese e dell’intero comprensorio, fa interrogare e non poco esperti e addetti ai lavori sul perché di una permanenza del contagio così lunga. L’ipotesi più percorribile, almeno secondo alcuni esperti, sarebbe quella dell’annidamento del virus riferibile a un intervento chirurgico al setto nasale che l’uomo ha subito prima di risultate positivo al Coronavirus. In pratica, le ferite che potrebbe avere avuto dopo l’intervento, avrebbero creato un luogo ideale, dove il virus si sarebbe annidato in maniera tenace. Tutto da confermare. Sia chiaro. Alcuni sanitari del nosocomio sangrino, ad esempio, ci vanno con i piedi di piombo sostenendo comunque “che è possibile che il virus abbia trovato campo fertile, pur non lasciando danni ai polmoni, visto che il soggetto è asintomaticoâ€. L’uomo ha contratto il virus nel mese di marzo dopo essere entrato in contatto con alcuni colleghi di banca risultati positivi al Covid-19. E’ quindi iniziato il periodo di degenza all’ospedale San Salvatore dell’Aquila e di isolamento domiciliare che si è protratto ad oltranza visto l’esito sempre diverso dei tamponi. Ieri è stato sottoposto all’ennesimo test e tutti stanno facendo il tifo per la sua guarigione. Sono 19 i casi Covid che si sono registrati in Alto Sangro dall’inizio dell’emergenza e il 57 enne è l’unico a ritrovarsi ancora in isolamento domiciliare. 17 persone sono guarite mentre il primo dei contagiati è deceduto anche se le cause della morte devono essere sempre accertate dall’Istituto Superiore della Sanità .
Andrea D’Aurelio