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‘Rete di mobilità d’emergenza’, è il nuovo progetto di mobilità urbana presentata dal sindaco Pierluigi Biondi in una videoconferenza stampa assieme all’assessore Mannetti e l’ingegnere Laurini, ideatrice.

L’emergenza sanitaria, con l’arrivo dei lockdown e zona rossa, con le difficoltà e la paura di utilizzare i mezzi pubblici, gli incentivi del bonus mobilità, tutto ciò ha riacceso la voglia delle due ruote. Incentivare questa voglia è l’obiettivo del progetto presentato

La rete mobilità di emergenza non è una pista ciclabile come lo sarà il Biciplan, il Piano urbano della mobilità ciclistica, ma un “corridorio per la mobilità alternativa temporaneo, così lo definisce la sua ideatrice,  lungo 20 chilometri che si svilupperà lungo le principali direttrici urbane.

In pratica, lungo l’asse che va dal terminal di Collemaggio fino al polo universitario e all’ospedale di Coppito – passando per via XX settembre, stazione, via Pile, via dei Medici e via Ficara - verranno tracciate sull’asfalto, con delle linee gialle, corsie ciclabili della larghezza di 1 metro e 50, una per ciascun senso di marcia (tranne che nel tratto di via Ficara, dove ne sarà realizzata una sola a doppio senso, larga 2 metri e 50), verranno tracciate sull’asfalto, con delle linee gialle, corsie ciclabili della larghezza di 1 metro e 50, una per ciascun senso di marcia (tranne che nel tratto di via Ficara, dove ne sarà realizzata una sola a doppio senso, larga 2 metri e 50).

Su questo circuito si innesterà poi un percorso secondario che connetterà il centro storico alla zona di Colle Sapone. Le corsie non saranno a uso esclusivo delle bici: le linee gialle non ridurranno le dimensioni della carreggiata e le auto potranno continuare a circolare come avviene oggi, ma serviranno a segnalare agli automobilisti la possibile presenza di ciclisti.

“Per la stesura del tracciato” ha spiegato Laurini “abbiamo tenuto conto dei punti di maggiore congestione del traffico, vale a dire via XX settembre, Colle Sapone, le statali 80 e 17. La rete connetterà questi punti e servirà a implementare l’uso della bici per andare al lavoro e a scuola e in generale per spostarsi. Non sarà un luogo dove andarsi a divertire”.

Il progetto sarà finanziato dal Comune con i fondi del ‘decreto ciclovie’ di 246mila euro, decreto approvato un mese fa su iniziativa del ministero dei Trasporti con cui il governo ha stanziato 137 milioni di euro per gli enti locali per la progettazione e realizzazione di ciclovie urbane.

I lavori, meteo permettendo, dovrebbero concludersi in primavera. Al termine dell’emergenza sanitaria, la rete sarà convertita in pista ciclabile per il Biciplan.

“E’ un progetto intelligente e rapido, che consente di adattarsi alle nuove abitudini nate con il Covid” ha spiegato Biondi “Al bando comunale con gli incentivi per l’acquisto delle bici elettriche hanno risposto, contro tutti gli scetticismi, oltre mille persone. Ora dobbiamo creare le infrastrutture”.

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