SULMONA – Si organizzano per macellare il maiale con tanto di conviviale come vuole la tradizione tant’è che avrebbero prenotato un test antigenico rapido per stare più tranquilli. Il caso sui generis è stato segnalato nella nostra rubrica “Raccontalo al Misterâ€, attivata esclusivamente per l’emergenza Coronavirus, che sta diventando un vero e proprio punto di riferimento in tempo di pandemia, anche per intercettare problematiche e disagi che si percepiscono nello spaccato della quotidianità . Quello della macellazione del maiale sembrerebbe un rituale irrinunciabile, anche in tempo di Covid, con una parte della popolazione che non sarebbe disposta a saltare il giro, nonostante le raccomandazioni e le misure anti contagio in atto. Ed è così che un gruppo di sulmonesi si sarebbero attivati per sottoposti al test rapido con l’unico scopo di ritrovarsi insieme per ripetere la tradizionale procedura della macellazione del maiale, con tanto di cena annessa. Altre segnalazioni arrivano dalle frazioni, in riferimento al focolaio divampato tra Badia e Bagnaturo, ovvero un momento conviviale che si sarebbe svolto nel periodo delle festività natalizie, anche se nessun riscontro è arrivato dal tracciamento Asl. Il vero precedente riguarda Pizzoli, comune dell’aquilano, dove si è acceso un focolaio con quindici contagiati a seguito dell’uccisione del maiale con relativa cena (“panonta”) . Un fronte che avrebbe coinvolto almeno quattro nuclei familiari. Se in questa fase della pandemia siamo tutti più stanchi e la voglia di tornare alla normalità cresce a vista d’occhio, è necessario ricordare che i singoli comportamenti quotidiani fanno la differenza. La sottovalutazione del rischio sicuramente non accelera la fine della pandemia.
Andrea D’Aurelio