INTRODACQUA – Lamentano di non aver ricevuto in tempi utili la documentazione necessaria per la discussione dei punti all’ordine all’ordine del giorno, così prima è scoppiata la bagarre in consiglio comunale e poi la vicenda è finita sul tavolo del prefetto. Accade nel comune di Introdacqua dove la minoranza ricorre alla Prefettura. “Non possiamo restare in silenzio di fronte a situazioni di questa gravità †intervengono Livio Susi e Salvatore Esposito del gruppo Legalità per Introdacqua- “soprattutto in riferimento al Consiglio Comunale del 31 dicembre scorso, la cui discussione verteva su due punti all’ordine del giorno: l’approvazione del piano economico finanziario 2020 e, la ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche delle società SACA e COGESA. Punti di rilevante importanza, particolarmente il primo, dove bisogna esaminare specifici elementi e molteplici aspetti quali, tariffe e costi che riguardano la tassazione dei cittadini. Di conseguenza, è fondamentale per i consiglieri avere a disposizione con largo anticipo tutta la documentazione riguardante gli argomenti da trattare, questo per fornire contributi migliorativi alle decisioni da prendere, esclusivamente negli interessi dell’intera collettività . Il buon senso suggerirebbe ad un bravo sindaco di fornire la documentazione quantomeno al momento della convocazione, per dar modo a tutti i membri del Consiglio di esercitare a pieno le proprie funzioni. Di fatto, accadeva che, per il consiglio convocato alle ore 16:00 del 31 dicembre, la documentazione inerente il piano economico finanziario veniva inviata ai consiglieri, a mezzo pec, alle ore 13:16 dello stesso giorno, a poco più di due ore dall’inizio dell’assemblea. Praticamente impossibile, documentarsi opportunamente sulle tematiche da trattare e discutereâ€. L’opposizione quindi va al Prefetto mentre secondo gli amministratori, che già si sono confrontati con la Prefettura sull’argomento, gli atti sono arrivati in tempo utile seguendo l’iter procedurale.
Andrea D’Aurelio