banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner

E tra poco, nonostante la crisi di governo, sarà varato il nuovo Dpcm nel quale sarà previsto un cambio di colore per alcune regioni con il rosso assegnato a Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia. Sarà confermato il divieto di spostamento tra Regioni almeno fino al 30 aprile.

Sarà forse adottata una sorta di zona bianca quando l’incidenza sotto scende i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto a 1, fermo restando le misure delle mascherine e del distanziamento.

L’arancione potrebbe essere invece assegnato a Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Puglia, Umbria, Marche, Piemonte, Trentino Alto Adige. In questa fascia al momento ci sono già Calabria, Veneto, Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna. Toscana, Sardegna e Molise potrebbero rimanere in zona gialla. A chiarire il quadro sarà il report della cabina di monitoraggio, di cui si avrà una bozza già nelle prossime ore.

Il Dpcm entrerà in vigore domenica 17 gennaio mente per sabato 16 l’ipotesi prevalente è che resti valida l’attuale colorazione. Ma nel frattempo i numeri non sono per niente confortanti. “A livello nazionale – spiega il Ministro Speranza– il tasso di occupazione delle terapie intensive torna ad attestarsi sopra la soglia critica del 30% e c’è un drammatico mutamento dell’indice di rischio attribuito alle Regioni: 12 regioni e province autonome sono ad alto rischio, 8 sono a rischio moderato di cui 2 in progressione a rischio alto e una sola regione è a rischio basso”.

Tra le altre misure nel prossimo Dpcm è previsto l’abbassamento della soglia dell’Rt e l’intervento sui cosiddetti “indici di rischio”: con 1 si va automaticamente in zona arancione, con 1,25 in zona rossa. E potrebbero ora finire in arancione anche tutte quelle classificate “a rischio alto” secondo i 21 parametri.

Potrebbe invece restare solo un’indicazione, l’attuale regola che consente una volta al giorno a massimo due persone di andare a trovare parenti e amici, così come già avvenuto durante le vacanze di Natale. Restano ancora chiusi gli impianti di sci mentre si apre uno spiraglio sul fronte del turismo culturale di prossimità: i musei potrebbero riaprire nelle regioni in area gialla. Verrà inoltre confermato il divieto di spostamento tra le regioni, anche quelle gialle, il coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’apertura dei ristoranti fino alle 18 nelle zone gialle. Sarà poi introdotto il divieto di vendita d’asporto per i bar a partire dalle 18 per evitare gli assembramenti causati dalla movida anche se le regioni chiedono di limitare solo alle bevande il divieto di asporto.

Lascia un commento