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PRATOLA PELIGNA -  “Per gli esperti il picco è stato raggiunto e la curva nei prossimi giorni tenderà ad abbassarsi”. Una rassicurazione arrivata dal sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino,  nel pieno del consiglio comunale straordinario celebrato sulla piattaforma streaming, dedicato esclusivamente all’emergenza pandemica in atto. Una previsione, quella dell’unità di crisi, che non è servita a stemperare gli animi e ad allentare la preoccupazione, alla luce del dato aggiornato alla giornata del 24 marzo, ovvero 122 positivi e 215 sorvegliati ( fino al giorno precedente). La minoranza ha chiesto la massima stretta. “Non tocca a noi fare delle scelte ma mi assumo la responsabilità politica di formulare una proposta, ovvero chiedere alla Regione un lockdown totale e chiedere pure a Marsilio di venire  a Pratola per trovare la formula giusta”- ha esordito il capogruppo di Pratola Insieme, Salvatore Pizzoferrato. Nuove misure dovrebbero essere vagliate con tutti gli attori preposti secondo l’ex sindaco, Antonio De Crescentiiis, che ha chiesto la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza, facendo notare l’opportunità di blindare la cittadina, visti i contatti con i comuni limitrofi. “Lo abbiamo già previsto con l’ordinanza sullo stop agli spostamenti ( salvo comprovate necessità) e visite nelle abitazioni private”- ribatte il sindaco Di Nino spiegando di aver posto in essere tutte le azioni possibili con i suoi poteri. Un appello all’unità arriva dal vice sindaco, Nunzio Tarantelli. “E’ bene che i cittadini che continuano a uscire e a non osservare le misure vedano un Consiglio Comunale unito. Non aspettiamo che lo faccia qualcuno dall’alto. Chiudiamoci da soli. Facciamo insieme come Consiglio un appello ai pratolani per contenere il contagio”- chiosa Tarantelli. Il “rosso light” comunque non convince. Visto che il picco pratolano è arrivato a un anno dall’inizio della pandemia. Dopo numerosi appelli e raccomandazioni.

Andrea D’Aurelio

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