Nei giorni passati è divenuta virale la notizia che l’orsa Amarena sia stata vista attraversare su un tratto dell’autostrada A25, all’altezza dell’abitato di Carrito, prima della galleria di Cocullo.
Cominciamo con il dire che la segnalazione è assolutamente attendibile perché ricevuta da uno dei nostri Guardiaparco in servizio nella zona, da parte di un cittadino in transito in prossimità dell’abitato di Carrito, piccola frazione di Ortona dei Marsi (AQ), che ha visto l’orsa scavalcare la recinzione. L’attendibilità della segnalazione è confermata dal fatto che subito dopo è arrivata la richiesta per un indennizzo danni ad un allevamento privato di animali da cortile proprio a Carrito, a poche centinaia di metri dall’A25, dove Amarena è i suoi 4 ex cuccioli, erano stati a magiare polli e conigli.
Quanto accaduto nei giorni scorsi non è un evento isolato visto che in passato, quando la stessa femmina di orso era munita di un radiocollare satellitare, aveva attraversato più volte il tratto autostradale per raggiungere siti di alimentazione posti in prossimità del citato centro abitato (orti, pollai, frutteti, ecc.).
Tale accadimento ha giustamente posto in allarme un intero territorio (e non solo): cittadini, giornalisti ed associazioni hanno denunciato quanto accaduto, ponendo l’accento sull’enorme rischio che l’infrastruttura stradale in questione costituisce per la fauna, essendo facilmente accessibile dalla stessa, considerando che anche cervi e caprioli saltano facilmente la struttura perimetrale alta circa 120 cm.
Sin dal primo momento in cui è giunta la notizia, durante le vacanze pasquali, il Parco, nella figura del Direttore, ha interloquito con Società Strada dei Parchi al fine di valutare l’adozione di misure precauzionali urgenti utili a mitigare il rischio ed è emerso che la citata società , concessionaria della A24 e A25, ha presentato da alcuni anni un progetto per la messa in sicurezza rispetto all’attraversamento della fauna.
Al fine di completare il quadro informativo connesso alle possibili soluzioni da adottare, ieri mattina il Direttore del Parco ha svolto un sopralluogo congiunto con un tecnico della società concessionaria, di cui ha riferito al Presidente Cannata che ha ritenuto opportuno interessare il Ministero della Transizione Ecologica evidenziando in particolare i seguenti aspetti:
le dimensioni della recinzione perimetrale purtroppo non consentono di bloccare il passaggio della fauna, consentendo, oltre che all’orso, anche ad altri animali di superare agevolmente la recinzione e portarsi sulle carreggiate, con le conseguenti criticità per la salute degli ecosistemi naturali e per la pubblica incolumità ;
per le ragioni di cui sopra è necessario alzare l’altezza della barriera perimetrale dagli attuali 120 cm almeno fino a 200 cm fuori terra, con l’aggiunta di uno sbalzo verso l’esterno, tecnicamente denominato “paragattiâ€, di almeno 40-50 cm, così da ridurre a situazioni davvero molto particolari le possibilità di accesso;
grazie al sopralluogo congiunto, è emerso che tecnicamente è possibile già realizzare una prima soluzione, utile ad alzare la barriera perimetrale, da realizzare sul tratto più critico della A25, quello cioè frequentato dal gruppo di orsi, con costi e tempi certamente molto modesti e alla portata di un contributo finanziario erogabile immediatamente da uno dei ministeri interessati. A tal proposito il Parco ha redatto e inoltrato, a Ministeri e Strada dei Parchi, una scheda progettuale, preliminare e interlocutoria, che si ritiene perseguibile in relazione al carattere di urgenza;
ultimo aspetto è quello relativo all’opportunità da parte della società concessionaria di richiamare l’attenzione degli utenti con dei messaggi luminosi sugli appositi pannelli posti in prossimità del Casello di Cocullo, in direzione Roma e del casello di Pescina in direzione Pescara.
La nota del Presidente è stata inviata anche al Vicepresidente della Regione Abruzzo e al Signor Prefetto di L’Aquila, che nello scorso autunno aveva avviato uno specifico tavolo di lavoro proprio sul tema della sicurezza stradale sollecitando l’adozione di apposite misure finalizzate alla riduzione dei rischi per gli utenti e per la fauna, avviando apposite interlocuzioni sia con il Ministero delle Infrastrutture che con il Commissario Straordinario di Strada dei Parchi. Apprezzabile la disponibilità di Strada dei Parchi, che si è detta disponibile ad operare in tempi rapidi, non appena avrà ovviamente ricevuto l’autorizzazione in qualità di concessionaria.
Per il Parco la trasparenza e il coinvolgimento del pubblico sono presupposti fondamentali quando in ballo c’è il futuro di un patrimonio collettivo di inestimabile valore qual è l’orso bruno marsicano.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, rimanendo a completa e piena disposizione, attende ogni ulteriore sviluppo, nella speranza di poter dare presto delle buone notizie, per il bene dell’orso e per il bene di tutti!