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SULMONA. L’Ater ordina lo sgombero di una palazzina, ad un passo dall’assegnazione degli alloggi popolari. Accade in via Aldo Moro, a Sulmona, dove monta la protesta dei residenti, soprattutto di coloro che sono in graduatoria per ottenere l’alloggio. Nel condominio vivono quattro nuclei familiari, composti per lo più da persone ultrasettantenni. L’altro giorno l’Ater, proprietaria della palazzina, ha comunicato al Comune che l’intero stabile deve essere sgomberato per improrogabili interventi di messa in sicurezza. Sarà compito dell’ente, a stretto giro, trovare un nuovo alloggio. Tuttavia lo “sfratto” in vista ha scatenato le proteste dei residenti. Una donna ha accusato perfino un malore tanto che, sul posto, è intervenuta l’ambulanza del 118 per prestare le cure necessarie. “Nessuno ci ha spiegato il perchè di questo sgombero. Vogliamo leggere le carte. E’ un nostro diritto. Ci devono dire se c’è un problema statico e se questo trasferimento è davvero necessario”- tuonano i residenti, pronti ad adire anche le vie legali se sarà necessario. Secondo gli abitanti della palazzina, lo sgombero deciso dall’Ater rischia di allungare i tempi anche per l’assegnazione delle case popolari. Il Comune aveva infatti emanato un bando nel 2021. La graduatoria è diventata definitiva nel 2023 e l’assegnazione materiale degli alloggi dovrebbe avvenire a breve. La sensazione che l’ultima disposizione possa allungare ulteriormente i tempi è più concreta, soprattutto secondo una delle inquiline, che vive con quattro figli a carico, in condizioni igienico-sanitarie precarie, come recentemente messo nero su bianco dal servizio prevenzione della Asl. Una storia insomma che da via Aldo Moro potrebbe finire in piazza Capograssi.

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