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SULMONA – Si conoscono e abitano nello stesso palazzo condominiale anche se l’episodio si sarebbe verificato in una villa ricadente sul territorio comunale di Sulmona. Lei 20 enne del posto e lui 44 enne che ora è stato iscritto nel registro degli indagati, dalla Procura della Repubblica di Sulmona, per le ipotesi di reato di violenza sessuale, lesioni e furto. Una vicenda delicata quella che balza alle cronache e che è stata denunciata dalla vittima che nei giorni scorsi si è recata negli uffici del Commissariato Ps di Sulmona per raccontare le presunte violenze sessuali subite. Stando al quadro accusatorio il 44 enne, a fronte di un diniego espressamente manifestato dalla 20 enne, con violenza consistita nel sollevarla di peso, nel porla sul tavolo della cucina e nel toglierle con forza i “leggins” indossati dalla giovane, la costringeva a subire atti sessuali. Colpendola pure con uno schiaffo alla parte sinistra del volto, facendo pressione con i suoi pollici sui bulbi oculari della giovane, stringendole con le mani il collo e sferrandole pugni sui fianchi, sulle costole e dietro la schiena, volontariamente le avrebbe cagionato delle lesioni personali, ovvero un trauma cranico facciale giudicato guaribile in venti giorni. Ma non è tutto. Sempre secondo il racconto della vittima, il 44 enne, al fine di trarne profitto, si sarebbe impossessato del telefono cellulare della giovane, che è stato sequestrato dalla Polizia nel corso della perquisizione domiciliare a carico dell’indagato, unitamente a una sostanza polverosa bianca contenuta in un barattolo di vetro, rinvenuta nella villa in uso all’uomo. Dal canto suo il 44 enne avrebbe negato ogni forma di violenza e anche le lesioni, nonostante il referto rilasciato dal pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona. Si è sottoposto nel frattempo all’esame del Dna mentre il Sostituto Procuratore della Repubblica, Stefano Iafolla, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l’incidente probatorio, per cristallizzare cioè il castello accusatorio nonché le dichiarazioni rese dalla vittima. Il 44 enne, che ha ricevuto l’informazione di garanzia, viene assistito dall’avvocato, Alessandro Margiotta. Bocche cucite dal legale dell’uomo e dagli stessi investigatori. Ma ulteriori sviluppi della delicata vicenda, qualora venisse confermata in tutti i suoi particolari, sono attesi per le prossime settimane.

Andrea D’Aurelio

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