SULMONA – Concorsi da bandire, materiale indisponibile per operazioni di cataratta, liste d’attesa lunghissime e in alcuni casi fino a 33 mesi con avviene per l’endocrinologia, pronto soccorso quasi sempre con un solo medico per turno, carenza di personale ai massimi storici nel centro trasfusionale e nella neuropsichiatria infantile, oltre 1400 piccoli pazienti senza un pediatra. Il folto elenco di criticità, legate alla sanità territoriale ed ospedaliera, viene rimesso nero su bianco da Caterina Di Rienzo, medico di medicina generale e consigliere comunale a Palazzo San Francesco, che chiede un incontro formale all’assessore regionale, Nicoletta Verí, per discutere e risolvere le numerose problematiche. Un tema, quello della sanità, che sembra scomparso dall’agenda politica del comune di Sulmona, nonostante il sindaco, Gianfranco Di Piero, aveva tenuto la delega specifica . Dopo la protesta fissata dal Tribunale per i diritti del Malato per il prossimo 13 maggio, la politica torna a farsi sentire grazie alla consigliera che, nella sua doppia veste, ha chiesto conto alla Regione sui disservizi cronici e abituali.